Anna Resmini Menu

La Triennale

istituzione culturale internazionale che produce mostre, convegni ed eventi di arte, design, architettura, moda, cinema, comunicazione e società.

Byung Chul Han

Byung Chul Han filosofo sudcoreano che vive in Germania. I suoi interessi vanno dall'etica alla filosofia sociale, dalla fenomenologia all'antropologia, dall'estetica alle comunicazioni di massa, in particolare nel campo dei cultural studies e in chiave interculturale, prestando attenzione a fenomeni globali e contemporanei.

Adriano Favole

Adriano Favole vice direttore per la Ricerca presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società e insegna Antropologia culturale e Cultura e potere all’Università di Torino. I suoi ambiti di ricerca principali sono l’antropologia politica, l’antropologia del corpo e l’antropologia del patrimonio.

Louise Chennevière

Louise Chennevière giovane scrittrice francese. Nel 2020 esce il suo romanzo di esordio Cagna.

Dal 2013 ad oggi • RCS – Corriere della Sera

LA LETTURA

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Dal 2013 ad oggi • RCS – Corriere della Sera

LA LETTURA

Illustrazioni per l’allegato culturale del Corriere della Sera.

TECNICA Tecnica mista

ESPOSIZIONI Partecipazione alla mostra Il colore delle parole presso La Triennale1di Milano – 2017


Gli articoli illustrati spaziano dalla letteratura, alla filosofia, interviste agli autori, opinione e cultura generale. 

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I riti polinesiani che creano il Noi superando l’Io.
L’ antropologo Adriano Favole2 in occasione delle misure di restrizione per il Natale 2020 a causa del diffondersi della pandemia che hanno impedito la condivisione della ritualità natalizia riflette, attraverso le usanze polinesiane, sull’importanza della condivisione collettiva dei riti.

“Un mito dell’Oceania racconta il disagio di un giovane finito nel mondo degli antenati. Qui trova un’enorme abbondanza di cibo, ma avverte il bisogno di tornare dai viventi per ritrovare il calore della condivisione. É un esempio di quanto sia radicata tra quei popoli la reciprocità dell’essere che si esprime in una straordinaria varietà di usanze e cerimonie sempre celebrate all’insegna dello stare insieme”

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I passi falsi mi piacciono: sono la vera letteratura
Intervista al Premio Nobel J. M. Coetzee.
J. M. Coetzee narratore sudafricano vive in Australia e si dedica all’insegnamento e alla scrittura, concentrandosi sugli autori francesi e di lingua anglosassone, dai quali ha raccolto il testimone.

Lo fa anche nella raccolta di “Saggi” che arriva in Italia e in questa conversazione: Gustave Flaubert e Irène Némirovsky, Samuel Beckett e Goethe e Tolstoj e l’amatissimo Philip Roth “il più grande romanziere americano dopo William Faulkner, capace di misurarsi con Sofocle e con Shakespeare.

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Quella Parola
Articolo recensione del libro Cagna di Louise Chennevière3edito da Giulio Perrone Editore

“La protagonista di questa storia è un’autrice che ha pubblicato un libro, un libro che avrebbe dovuto liberarla e invece il titolo la assilla spietato…”

Cagna è un manifesto, è una denuncia vera e propria, è una raccolta di cronache di grande potenza sociale e psicologica. L’opera di Louise Chennevière si presenta come un insieme di frammenti che compongono un romanzo che resta sgretolato ma che si tiene grazie alla coralità eccentrica delle voci femminili che lo cantano. L’io narrante si sminuzza per quel timore grande, antico, nato e rinsaldato dai divieti alla parola delle donne.

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Il filosofo coreano Byung Chul Han4 racconta in un’intervista il suo nuovo libro La Società senza Dolore edito da Einaudi Editore. 

Riflette su una condizione che la società attuale tenta di rimuovere – sostiene – anche attraverso un’eccessiva fiducia nelle tecniche mediche: il dolore. Spiega che “solo la verità fa male” e “se le separazioni non fanno soffrire significa che i legami non erano veri”.

La sua visione non è pessimista ma sostiene: “la vita è più della semplice sopravvivenza. Non glorifico il dolore tuttavia senza di esso la nostra esistenza è incompleta”. 

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Conseguenze economico-sociali
Intervista allo storico Walter Scheidele5 e al biologo, genetista Philippe Kourilsk6 sulle conseguenze che porterà la pandemia Covid-19. 

“Guerre e pandemie, nel tempo, hanno spesso accorciato le diseguaglianze. Se l’economia collassa e non si trova un vaccino, é probabile che sarà così anche stavolta nonostante le differenze con il passato”

Scheidele nel suo libro “La grande livellatrice. Violenza e disuguaglianza dalla preistoria a oggi” edito da Il Mulino, spiega che le pandemie nel lungo periodo hanno ridotto le disparità tra le classi. Ma in un recente editoriale su New York Times, lo studioso precisa che l’attuale crisi potrebbe non avere lo stesso affetto.

“Covid-19 svela le falle delle nostre democrazie a partire dall’inadeguatezza dei sistemi sanitari”

Kourilsky in “Di scienza e Democrazia” fa emergere criticità e necessità che oggi sono assolutamente ascrivibili anche agli effetti del coronavirus a livello mondiale ed europeo ed evidenza i difetti della democrazia oggi: difetti nell’altruismo, che è la base per la solidarietà; difetti nella capacità di confronto e nello scambio di idee, che consentono la partecipazione alla vita democratica; difetti di efficienza, senza la quale non c’è alcun benessere

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La pandemia ha imparato a scrivere
Articolo di Vanni Santoni.

In principio furono La Peste di Camus e Cecitá di Saramago i titoli ai quali ci siamo rivolti per capire che cosa stesse accadendo: perché anche la letteratura ha qualcosa da dire in tempi di lockdown.

Poi sono arrivati i resoconti della quarantena e intorno alla quarantena: così tanti che l’editore francese Gallimard ha implorato che si scrivesse di meno e si leggesse di più.

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Forza di gravità racconto di Etgar Keret, sceneggiatore e regista israeliano.
Le sue opere sono raccolte di racconti brevi e spesso autobiografico.

Tre giorni dopo che si erano trasferiti nel nuovo appartamento la vicina del piano di sopra si buttò giù dalla finestra. Si schiantò sul marciapiede proprio mentre Romi stava tornando dal bar nella via accanto con due cappuccini. Il vassoietto di cartone le cadde di mano, il caffè le schizzò su tutta la felpa e lei puntò gli occhi sulle macchie sui pantaloni per non guardare altro”.

“Tanti sacrifici per la casa. Poi succede qualcosa e la magia finisce. Ma la vita insiste per farsi vivere…” 

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I confini nelle città: la storia (con) divisa
articolo dello storico Marcello Flores. 

“La proclamazione di Nova Gorica e Gorizia, terre spaccate dalla Seconda guerra mondiale, come Capitale europea della cultura nel 2025 é un segnale per “guarire i ricordi diversi”. 

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Gli altri 11 settembre
Ayad Akhatar, americano figlio di immigrati pachistani, vincitore del premio Pulitzer per un dramma teatrale su Occidente e Oriente. Nel suo nuovo libro “Elegie alla Patria” affronta tematiche oggi più che mai scottanti. 

“Vent’anni fa il mondo si sentiva impreparato di fronte a un attacco preceduto da molti segnali. Vent’anni dopo il mondo si ritrova da capo”

11 settembre crocevia di molti calendari: la morte di Krusciov e Allende, la rivolta scozzese e catalana, la lotta di Gandhi…